Devi effettuare un'infiltrazione guidata dell'anca a Lodi e dintorni?
Le infiltrazioni all’anca fanno parte delle infiltrazioni intrarticolari, che consistono nell’iniezione di farmaci e/o soluzioni biologiche direttamente nella sede dell’articolazione da trattare. Si tratta di una metodica di trattamento utilizzata per i processi infiammatori acuti, che possono causare dolore e limitazione funzionale, tipicamente derivanti da patologie osteo-muscolari.
Gli specialisti che frequentemente eseguono le infiltrazioni sono gli specialisti in medicina fisica e riabilitativa e gli ortopedici, anche se non è necessaria una specializzazione per svolgere questo trattamento.
Tra le patologie più comuni trattate con questa tecnica terapeutica si trovano l’artrosi, le artriti, le fibrositi, le fibromialgie, le tendiniti e le borsiti.
Nel caso delle infiltrazioni intrarticolari all’anca, la causa prevalente del disturbo riscontrato dal paziente è rappresentata dall’artrosi. Questa può essere una condizione molto invalidante, poiché si manifesta con dolore inguinale e gluteo con accentuazione durante il cammino. Questo può quindi determinare una limitazione per il paziente nello svolgimento delle sue abituali attività quotidiane. Nelle prime fasi della malattia il dolore risulta essere abbastanza sopportabile e non rappresenta un limite importante poiché si manifesta soprattutto durante l’utilizzo dell’articolazione interessata, tuttavia con l’evoluzione progressiva del quadro clinico questo diventa sempre più intenso e può permanere in modo continuativo anche in condizioni di riposo.
Per il trattamento di questa patologia il paziente effettua solitamente dei cicli di sedute di fisioterapia. Le infiltrazioni intrarticolari all’anca possono essere eseguite in supporto a questa terapia più tradizionale, con lo scopo di ridurre la sintomatologia dolorosa sia a riposo che durante il movimento.
Tramite le infiltrazioni intrarticolari all’anca possono essere iniettati farmaci cortisonici oppure l’acido ialurinico. Ad oggi quest’ultimo è la sostanza più utilizzata, poiché rispetto al cortisone comporta un minor numero di effetti collaterali.
Le infiltrazioni vengono effettuate mediante l’inserimento di un ago e durante la procedura il medico si serve delle immagini ricavate in tempo reale da una radiografia o da un’ecografia per monitorare la corretta localizzazione del deposito dell’acido ialuronico. Questo funge sia da agente lubrificante che da supporto nutritivo per l’articolazione infiammata.
La frequenza con cui eseguire le infiltrazioni viene stabilita dal medico a seconda del grado di compromissione e del dosaggio utilizzato.